La rivista mensile “formiche” nel mese di gennaio nella sua sezione “idee” ha approfondito il rapporto tra mente e tecnologia, intitolando lo spazio: “l’uomo è stato tratto in rete”. Tra i contributi anche quello del prof. Cantelmi. “L’esplodere della rivoluzione digitale è come se avesse intercettato una crisi della relazione in parte già esistente. e al tempo stesso ne avesse accelerato drammaticamente lo sviluppo. Alla base della crisi della relazione interpersonale ci sono almeno tre fenomeni: l’incremento del tema narcisistico nelle società postmoderne; il fenomeno del sensation seeking, caratterizzato da una sorta di ricerca di emozioni, anche estreme; il tema dell’ambiguità, cioè la rinuncia all’identità e al ruolo in favore di una assoluta fluidità dell’identità stessa e dei ruoli”. Dal contributo Cantelmi intitolato “La crisi strisciante delle relazioni”.
“La crisi strisciante delle relazioni”
Fonte: Formiche – rivista mensile gen. 2018
Obiezione chi vive in una società borghese conformista falsa come quella di oggi è solo a prescindere dal fatto che sia o meno utente dei cosiddetti asocial network. La solitudine esisteva anche prima ,dei tempi di facebook. La solitudine negli uffici, nelle scuole, nelle stesse famiglie, nei conventi, nelle fabbriche nei supermercati , nelle società comuniste dove il singolo è schiacciato dal partito disumano o nelle società capitalistiche dove il singolo è una unità produttiva e un consumato re. I cd asocial network hanno rappresentato un tentativo di uscita dalla solitudine attraverso il ricorso al recupero di vecchi rapporti già deteriorati come quello tra ex colleghi università o compagnia scolastica. Senza ricordarsi che quelle pure erano pseudo relazioni casuali.
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