“Alla sera della vita”, l’urlo di Giobbe potrebbe avere risposta

Considerazioni del prof. Cantelmi, psichiatra, sul documento “Alla sera della vita” curato dall’Ufficio per la Pastorale della Salute della Cei. Con tale documento la Chiesa italiana dona una parola felice, davvero felice, al tema della morte e del morire, argomento oggi dominato da una sorta di fatale cupio dissolvi. L’intuizione centrale del documento, curato dall’Ufficio per la Pastorale della Salute della Cei, è che il morire è un processo e che il processo del morire è un tempo relazionale, dove si intrecciano relazioni di cura, relazioni affettive e trame dense di umanità. Oppure trame rarefatte di umanità, abbandono, accanimento o disumanizzazione. Il morente è un soggetto relazionale e non un oggetto di cura. Nel processo del morire, inteso come un tempo relazionale intenso e potenzialmente ricco, in questo movimento processuale si costruisce il portato del senso e del significato della vita terrena. Continua a leggere “Alla sera della vita”, l’urlo di Giobbe potrebbe avere risposta

Gli strumenti del contrasto al fenomeno delle challenge

Un articolo pubblicato sulla Rivista scientifica del CSC affronta il fenomeno tristemente diffuso delle challenge, giochi basati su sfide e prove di coraggio, inizialmente blande, che conducono nel breve tempo ad atti di natura autolesionista. In un epoca contemporanea i bambini e gli adolescenti non vivono solo in contesti reali, ma anche “altrove”, in mondi virtuali che diventano sempre più accattivanti con il progredire della tecnologia. Con l’arrivo della pandemia Covid-19 si trovano in realtà immersi prevalentemente nel mondo virtuale. La velocità dell’evoluzione tecnologica e il cambiamento delle modalità di comunicazione online, non ha permesso ai “cittadini digitali” di scindere consapevolmente i comportamenti ammissibili in rete da quelli problematici e potenzialmente dannosi. Così, parallelamente all’uso consapevole e intelligente della rete Internet, si è sviluppato e diffuso un uso distorto e improprio, il cui confine appare spesso labile e pericoloso. Nell’articolo è citato anche lo psichiatra Tonino Cantelmi. Continua a leggere Gli strumenti del contrasto al fenomeno delle challenge

Dalla Blackout challenge all’Eye balling: le sfide della morte viaggiano sui social

Su Tik Tok, Facebook, Instagram cresce la diffusione di fenomeni sociali, quasi dei riti di iniziazione per dimostrare qualcosa a se stessi e agli altri: essere forti fino “all’onnipotenza”. Ne parlano in un’intervista le dott.sse Michela De Luca e Marabella Bruno psicologhe e psicoterapeute esperte in età evolutiva. Continua a leggere Dalla Blackout challenge all’Eye balling: le sfide della morte viaggiano sui social

Bambini: la vera educazione all’affettività avviene in famiglia

E’ importante, come genitori, essere una presenza sicura per i nostri bambini e imparare ad ascoltarli davvero. Anche la scoperta di sè, del proprio corpo, della propria sessualità procede per passi e si consolida all’interno di relazioni sicure. Come scrivono Cantelmi e Lambiase in un importante articolo: esiste un «rapporto tra stile di attaccamento e comportamento sessuale, partendo dal presupposto […] che il comportamento sessuale possa essere messo in atto allo scopo di regolare stati emotivi e soddisfare bisogni non primariamente sessuali che la persona non riesce a gestire diversamente. La capacità di regolare le emozioni e di soddisfare i bisogni di base si sviluppa nella prima infanzia nel corso delle dinamiche di attaccamento» Continua a leggere Bambini: la vera educazione all’affettività avviene in famiglia

C’è un virus fra gli adolescenti

Fonte: Fonte: semprenews.it del 05/01/2021. Non è il Covid-19 il rischio più grande che stanno correndo i giovani. Secondo lo psichiatra Cantelmi, è un tempo sospeso quello degli under 14, tra presente dentro le quattro mura ed un futuro che non si conosce affatto. Anzi cupo e spaventoso come il personaggio antagonista di una favola, se si guarda alle reazioni di molti adulti di riferimento (genitori molto presi dal lavoro, nonni che rischiano di ammalarsi o non ci sono più). Gli adulti che agli adolescenti davano sicurezza ed erano di esempio, oggi non sono più come prima. Non si tratta di ridisegnare i luoghi, ma di essere adulti attrattivi, capaci di dire una parola di senso e di significato al caos emotivo che giovani e adolescenti e ragazzi vivono. Questo è centrale: essere adulti credibili. La domanda da porsi è: ci saranno ancora adulti credibili? Continua a leggere C’è un virus fra gli adolescenti