Lotta al Cyberbullismo: All’Alberghiero di Riolo il Centro mobile del Moige

Fonte: RavennaNotizie.it del 15/10/2019 – A livello nazionale: il 21% del campione gira video e li diffonde tramite i social; il 31% ha dichiarato di essere stato un “cyberbullo”.

Oggi 15 ottobre 2019, dalle ore 10, presso Istituto Alberghiero P.Artusi di Riolo Terme (RA) è presente il Centro mobile di sostegno e supporto contro il cyberbullismo del MOIGE – Movimento italiano genitori -, con il personale esperto per incontrare i ragazzi, i docenti e i genitori.

La tappa all’Alberghiero rientra nel tour nazionale della campagna “Giovani Ambasciatori contro il cyberbullismo per un Web Sicuro in giro per l’Italia”, promossa dal MOIGE – Movimento Italiano Genitori con il Ministero dell’Istruzione, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, la Polizia di Stato, ed è realizzata con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Tra gli strumenti operativi, oltre al centro mobile e al personale esperto di supporto, la rete di oltre 1500 Giovani Ambasciatori, un numero verde  e un sms dedicato.

“La tutela dei minori on line e off line è un atto di responsabilità collettiva che, come testimoniato oggi, viene condivisa e supportata non solo dai genitori, ma anche dalle istituzioni nazionali e locali, dal mondo della scuola e delle forze dell’ordine, unitamente al mondo della tecnologia”, dichiara Antonio Affinita, direttore generale del MOIGE , Movimento italiano genitori, “Il progetto che sta attraversando l’Italia mira a rafforzare la collaborazione tra scuola e famiglie e include tutti gli attori che desiderano essere in prima fila nella tutela dei nostri figli. Siamo certi che il nostro centro mobile contro il cyberbullismo, unito al protagonismo di migliaia di giovani ambasciatori, saranno strumenti efficaci per combattere il cyberbullismo”, conclude Affinita.

I dati sul fenomemo
In occasione della presentazione della campagna, avvenuta lo scorso 8 febbraio durante il Safer Internet Day 2019, alla presenza del Ministro dell’Istruzione, Bussetti, sono stati pubblicati i dati aggiornati sul fenomeno della Polizia di Stato e del Moige – Movimento Italiano Genitori.

I dati del MOIGE
I dati dell’indagine sul cyberbullismo e sull’utilizzo dei social, coordinata dal Prof. Tonino Cantelmi dell’Università Europea di Roma, ha un campione di ricerca costituito da ben 2.778 ragazzi dagli 8 ai 18 anni.
È una generazione super tecnologica e iperconnessa: l’81% afferma che tutti i dispositivi presenti a casa sono connessi ad internet.

L’intero totale del campione controlla i propri profili online, il 55% li aggiorna più e più volte nel corso della giornata per non tralasciare nessun dettaglio di ciò che accade.

I ragazzi sono connessi su più social contemporaneamente, fino ad arrivare anche a 5, i più utilizzati sono: Instagram 77,4%, Youtube 62,3%, Snapchat 35,7% e in netto declino rispetto agli anni precedenti Facebook 33,9%.
In merito all’utilizzo degli smartphone, circa il 21% del campione abitualmente gira video e li diffonde tramite i social.
Il 31% del campione ha dichiarato di essere stato un “cyberbullo”, facendo girare video imbarazzanti per prendere in giro i compagni e 1 su 2 condivide immagini personali. Un dato allarmante soprattutto se pensiamo al fenomeno del sexsting.
Preoccupanti i dati sulle fake news: ben 8 ragazzi su 10, cioè l’83% del campione, non verifica la veridicità dei contenuti che legge online e il 47% ritiene poco corrette e attendibili le informazione su Internet.
Non si procede, dunque, ad un controllo più approfondito delle notizie nonostante ci sia il sospetto di trovarsi di fronte alla possibilità di essere mal informati.
8 ragazzi su 10 si fidano solo delle loro capacità personali e dell’istinto per distinguere le informazioni vere da quelle false, con un’alta esposizione al rischio di validare notizie false.
Inoltre, più della metà del campione (circa il 55%) ha dichiarato di aver creduto ad una fake news.
Emerge, infine, un basso controllo sulla vita online dei ragazzi: il 63% del campione esplora il web in solitudine, nella propria stanzetta o in giro per casa con un pc portatile.

Fonte: RavennaNotizie.it

 

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