Un saggio sulla Gemellarità l’Identità e l’Amore, ma fuori dagli schemi classici, perché scritto a sei mani e frutto di conversazioni tra due psicologhe, sorelle gemelle, e un figlio unico. Approfondendo il legame gemellare, come legame simbiotico per eccellenza, che rende più difficoltoso trovare ed essere se stessi, il discorso si allarga anche all’identità dei mononati, figli unici e non, dalla vita prenatale all’ età adulta, fino a toccare il legame genitori/figli e quello tra partner con riflessioni psicologiche pedagogiche ed esistenziali, appunto sul tema dello sviluppo dell’identità e delle scelte di senso per la vita di ognuno.
Autori: Antonietta Provenzano, Stefano Degli Abbati, Giuseppina Provenzano
All’inizio di questa impresa a tre mi domandavo quale potessero essere gli esiti antropologici di un’indagine sulla identità e sulla gemellarità. Ora mi rendo conto che le conclusioni a cui siamo giunti naturalmente ci riportano a una semplicità sconcertante che è in fondo quella dello stesso “senso della vita”. Alla luce di tutto questo il Sé può essere identificato da un punto di vista essenzialmente antropologico come quello di un “animale dotato di linguaggio” secondo la definizione insuperata di Aristotele e che in quanto tale non trova altra giustificazione se non in qualcun altro che gli dica grazie per averlo messo al mondo e fatto crescere o semplicemente per averlo incontrato.
(Dalla prefazione di Stefano Degli Abbati)