Giovani e dipendenze. Un mercato troppo libero

Un’indagine del Moige, condotta dal prof. Cantelmi, sulle trasgressioni degli adolescenti inchioda il mondo degli adulti. Alcol, fumo, droga, giochi d’azzardo e contenuti pornografici sono alla portata dei minori. I divieti di vendita di questi prodotti, infatti, restano tali solo sulla carta. Nella realtà, per gli adolescenti non è un problema procurarsi alcol e fumo, accedere a scommesse e giochi con vincite in denaro. E, ancora più semplice è usare il web per trovare contenuti pornografici o acquistare videogiochi consigliati a un pubblico adulto. Continua a leggere Giovani e dipendenze. Un mercato troppo libero

Internet dipendente? Test Uadi, istruzioni per l’uso.

Pubblichiamo il Test U.A.D.I. (Uso, Abuso e Dipendenza da Internet) con alcuni Item aggiornati e una guida semplificata all’uso del Test, tratta dal volume Avatar di Tonino Cantelmi et al., il Test UADI (Uso, Abuso, Dipendenza da Internet) è stato realizzato presso l’Università “La Sapienza” di Roma, e rappresenta tutt’oggi l’unico strumento italiano sulla dipendenza da internet ad essere validato sulla popolazione. Gli Autori (Del Miglio, Gamba e Cantelmi) si sono proposti di costruire uno strumento italiano che possa indagare il complesso rapporto tra Internet e fenomeni psicologici correlati (atteggiamenti, motivazioni, emozioni, comportamenti, sintomi) attraverso un approccio ampio che valuti i rischi psicopatologici dell’abuso della Rete.

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Consiglio Lazio, Buschini: ‘Regione all’avanguardia contro Gap’

Fonte: gioconews.it del 02/10/2018

Il capogruppo del Partito democratico del Lazio, Mauro Buschini, ribadisce impegno della Regione contro il Gap dopo approvazione del distanziometro. Tonino Cantelmi afferma: “I divieti servono, ma serve soprattutto un’accurata opera di prevenzione e di educazione dei giovanissimi: sta emergendo una generazione di ragazzi così abituata alla scommessa, all’azzardo e allo sballo da far impallidire i giocatori adulti”. Lo psichiatra romano Cantelmi è il coordinatore scientifico della Comunità terapeutica Sisifo, prima struttura in Italia ad approccio integrato per il trattamento della dipendenza da gioco d’azzardo e delle dipendenze comportamentali. Continua a leggere Consiglio Lazio, Buschini: ‘Regione all’avanguardia contro Gap’

Dipendenze: benvenuti al Sisifo Hotel, tra charme e terapia

Fonte: Corriere della sera del 30 settebre 2018.
Vittime di Internet, gioco d’azzardo, sesso e shopping compulsivo? In un ex hotel di Tuscania, nel Viterbese, nasce il primo Centro contro le dipendenze patologiche. La comunità terapeutica nasce come risposta alle esigenze di chi soffre di disturbi comportamentali, ma non può assolutamente “perdere” due o tre anni per provare a stare meglio. «Con il Cedis (il Centro di ricerca e trattamento della dipendenza sessuale, fondato sempre da Cantelmi, ndr), di Roma, ci siamo resi conto che era ormai necessario pensare ad una struttura di ricovero totalmente immersiva e intensiva: due settimane al massimo, alle quali segue una settima al mese di follow up, per un periodo che va dai tre mesi a un anno», racconta lo psichiatra. Continua a leggere Dipendenze: benvenuti al Sisifo Hotel, tra charme e terapia

Sex addiction o ipersessualità: quando il piacere diventa sofferenza…

Fonte: puntofamoglia.net,articolo di Ida Grande.
Cos’è la dipendenza sessuale? Come riconoscere i disturbi? Punto Famiglia lo ha chiesto a Tonino Cantelmi, psicologo, psicoterapeuta e coordinatore scientifico della “Comunità Sisifo” struttura specializzata nel trattamento delle dipendenze.L’obiettivo del progetto Sisifo è quello di offrire un percorso terapeutico-riabilitativo caratterizzato da un approccio integrato che permetta ad ogni paziente, nella sua unicità, di essere accolto sia nelle fasi di sofferenza acuta, in regime residenziale, sia nelle fasi successive con percorsi brevi residenziali e ambulatoriali. Continua a leggere Sex addiction o ipersessualità: quando il piacere diventa sofferenza…

Hikikomori: quando solo internet intercetta la solitudine dei nostri figli

Fonte: Punto Famiglia del 06/10/2017 , Photo by Jay Wennington on Unsplash.Dopo Neet e Blue Whale, c’è un’altra inquietante etichetta che evidenzia disturbi di comportamento nei nostri giovani è il fenomeno Hikikomori, dal giapponese ‘isolamento’. Di cosa si tratta? Quali i rimedi? Ne parliamo con Tonino Cantelmi, psicologo e psicoterapeuta. Continua a leggere Hikikomori: quando solo internet intercetta la solitudine dei nostri figli

L’uso non corretto di Internet: dall’abuso alla dipendenza

Articolo della dott.ssa Francesca Carubbi La dipendenza da Internet o Net Addiction, nonostante ancora non sia classificata come un disturbo comportamentale a sé stante all’interno del DSM 5 (APA, 2013), a differenza del Gioco d’Azzardo, mostra, tuttavia, sintomi ben definiti da un punto di vista fenomenologico, ovvero come segni psicopatologici che possono essere osservati da un occhio clinico. In Italia, il primo professionista che si interessò dell’Internet Addiction Disorder fu Tonino Cantelmi (2001), creatore, insieme a Del Miglio e Gamba, del Test U.A.D.I (Uso, Abuso e Dipendenza da Internet), composto da 80 items, suddivisi in cinque fattori: impatto; sperimentazione; evasione, dissociazione e dipendenza. Continua a leggere L’uso non corretto di Internet: dall’abuso alla dipendenza

Nomofobia portami via….

Fonte:Progetto Orientamento Giovani – Associazione di promozione sociale
Sono le 7:30 del mattino, tra pochi minuti passa il tuo autobus e tu ancora non sei pronto: controlli sull’app la distanza tra il tuo pullman e la tua casa, da un’occhiata a whats’app, un salto su facebook, un selfie per i tuoi follower di Instagram, poi uno sguardo all’orario. Non hai tempo, devi recuperare: ti lavi i denti e infili i primi vestiti che trovi sulla sedia, prendi tutto quello che hai sulla scrivania e senza fare alcuna distinzione tra libri di scuola e l’ultimo numero di Rat-man ficchi tutto nello zaino, poi cominci a correre. “Il telefonino non è esattamente un telefono: è parte integrante dell’identità dell’uomo tecnoliquido” sostiene Tonino Cantelmi Continua a leggere Nomofobia portami via….

Adolescenti e dipendenza da smartphone, così può aiutarci il cyberpsicologo

«La loro lingua è il digitalese, e l’hanno imparata con la stessa naturalezza con cui hanno iniziato a parlare» spiega De Luca psicoterapeuta dell’ ITCI. «E lo smartphone è come se fosse un’estensione della loro memoria». Da qui ai problemi di comunicazione causati dal gap generazionale con i genitori, il passo è breve. Perché è difficile prendere consapevolezza da soli del fatto di trascorrere troppo tempo sui social o con il cellulare. Continua a leggere Adolescenti e dipendenza da smartphone, così può aiutarci il cyberpsicologo