Il giubileo un supplemento di speranza

Articolo di Tonino Cantelmi – La speranza è molto più di un’emozione vaga: è un fattore psicologico vitale, la chiave per affrontare la realtà, per credere che esista una via d’uscita, anche nel buio. La sua assenza genera disperazione, depressione, fino al desiderio di morte. Chi perde la speranza perde la motivazione a vivere. La speranza non è un’illusione, ma un potente motore psicologico: attiva la motivazione, sostiene l’identità, costruisce legami. È nelle relazioni di attaccamento, fin dall’infanzia, che apprendiamo a sperare: per questo, la speranza è un processo interpersonale e dialogico. Posso sperare per me, con altri, o per altri: è un atto umano e comunitario che ci responsabilizza gli uni verso gli altri. Non è desiderio, è consapevolezza: un equilibrio tra affetto e ragione, tra fiducia e realtà. In un’epoca dominata dalla solitudine, dalle passioni tristi e dal narcisismo tecnoliquido, la speranza si fa fragile, e l’umanità soffre. Viviamo una crisi globale di speranza, sperare vuol dire riaccendere il senso, per guardare a futuri possibili, per ritrovare fiducia, significato e orizzonti di felicità. Perché il futuro che speriamo cambia il nostro presente. La speranza è davvero «un’ancora sicura e salda per la nostra vita». Continua a leggere Il giubileo un supplemento di speranza

L’omosessualità non è una malattia. Parola di psichiatri cattolici

Nel 2010, il presidente dell’Associazione Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici, Tonino Cantelmi, ha dichiarato all’ANSA che gli psichiatri e gli psicologi cattolici prendono le distanze sia dalle terapie riparative, che mirano a “curare” l’omosessualità, sia da quelle affermative, che spingono verso questa identità chi si trova nel dubbio. Cantelmi ha sottolineato che non vi è mai alcuna difficoltà, anche tra i professionisti cattolici, a riconoscere il consenso unanime della comunità scientifica: l’omosessualità non è una patologia. Riportiamo l’articolo pubblicato nel 2010 dalla testata web “giornalettismo” che riprende il comunicato ANSA. Continua a leggere L’omosessualità non è una malattia. Parola di psichiatri cattolici

L’impatto dei social media e la crisi degli adulti: il malessere tra i giovani

Fonte: Interris.it di Elena Padovan. L’analisi del professore Tonino Cantelmi sui fattori che alimentano il disagio giovanile e le strategie per contrastarlo. Il fenomeno era già evidente all’inizio del terzo millennio. I dati sulla depressione nei bambini sono allarmanti. Sebbene oggi siamo in grado di diagnosticare meglio e più precocemente molte psicopatologie, il disagio tra adolescenti è in aumento. Questo non ci sorprende, soprattutto considerando l’organizzazione dei servizi di salute mentale, che in Italia risultano spesso sottodimensionati per rispondere a queste esigenze. Si tratta di un delicato problema che non va trascurati. Interris.it ne parla con il professore Tonino Cantelmi. Continua a leggere L’impatto dei social media e la crisi degli adulti: il malessere tra i giovani

Con il ritorno nelle classi scolastiche torna anche la inquietudine adolescenziale

A fine giugno un report della Polizia ha evidenziato che nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e febbraio 2024, a Roma sono stati registrati ben 133 casi di aggressione fisica di non lieve entità, denunciati nelle scuole medie superiori: in tutti i casi, gli insegnanti coinvolti hanno dovuto recarsi in ospedale per farsi refertare, come ha riportato il sito ‘OrizzonteScuola’. Analizzando i 133 episodi, emerge un quadro complesso: ben 70 di questi atti di violenza sono stati commessi da studenti.Partendo da questi dati ad inizio del nuovo anno scolastico abbiamo chiesto una riflessione sul disagio giovanile al prof. Tonino Cantelmi. Leggi l’intervista
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Noi genitori non sappiamo più vedere i nostri figli

Intervista a cura di Antonio Sanfrancesco
L’abisso del male interiore. La normalità apparente. I segnali sottovalutati o non colti. La ferocia del massacro che contrasta con la semplicità dell’autogiustificazione del 17enne che ha ucciso a coltellate il fratello di 12 anni e poi entrambi i genitori e durante l’interrogatorio ha detto di avere un disagio che lo portava a voler essere “libero da tutto”, anche dalla famiglia, come in una sorta di “emancipazione”. Di vicenda “incomprensibile” parla anche Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta, presidente dell’Istituto di terapia cognitivo-interpersonale e professore associato presso l’Istituto di Psicologia dell’Università Gregoriana di Roma. Il suo ultimo libro, scritto insieme a Daniele Mugnaini e in libreria dal 19 settembre, s’intitola “Non mi capisci! Manuale per adolescenti inquieti e genitori disorientati. Perché tale vicenda ci spaventa e ci inquieta così tanto? Perché è incomprensibile– spiega Tonino Cantelmi a Famiglia Cristiana – non riusciamo a collegare un comportamento così crudele con un disagio evidente o una motivazione rabbiosa. Leggi tutta l’intervista. Continua a leggere Noi genitori non sappiamo più vedere i nostri figli

Il male oscuro

ento anni fa nasceva Franco Basaglia, ispiratore della legge 180 che in Italia ha sdoganato la malattia mentale restituendo dignità ai pazienti. Quasi mezzo secolo dopo, il disagio psichico è in aumento, mentre strutture e personale sono insufficienti. Tonino Cantelmi confida sul ruolo dei professionisti: «Gli psichiatri italiani sono tra i più bravi del mondo. Tuttavia per la salute mentale spendiamo 4 miliardi di euro ogni anno. In realtà servirebbero 2 miliardi in più per adeguare il personale, per migliorare le strutture logistiche e rilanciare le terapie moderne. In ogni parte del territorio italiano c’è un centro di salute mentale, ma dobbiamo costruire reti e integrazioni tra servizi e professionisti, pubblici e privati» Continua a leggere Il male oscuro

L’archetipo del monaco

Evento promosso da IdO – MITE del 10/02/2023 L’Istituto di Ortofonologia e la Fondazione Minori Informazione Tutela Educazione promuovono per il ciclo “venerdì culturale” un incontro con l’autore del volume “L’ archetipo del monaco. I cinque maestri della spiritualità individuativa”, il dott. Antonio Dorella, psicologo analista e farmacista. Alla riflessione parteciperà anche il il prof. Tonino Cantelmi, psichiatra e presidente dell’Istituto di Terapia Cognitivo-Interpersonale di … Continua a leggere L’archetipo del monaco

Il transito nella tecnoliquidità postmoderna: la rete dai confini incerti e dalla potenzialità straordinarie

In questa modernità liquida e postmoderna crollano le gerarchie dei valori, le identità vacillano e si virtualizzano, come anche le emozioni, l’amore e l’amicizia. La virtualizzazione è diventata la forma privilegiata di interazione nonché la forma massima di ambiguità, che consente il superamento di vincoli e confronti. Eppure, qualcosa non funziona. Lo avvertiamo dall’incredibile aumento del disagio psicologico che si espande nella popolazione, dal disorientamento dilagante, dall’incremento di consumo di alcol e sostanze stupefacenti, soprattutto dagli stessi giovani che popolano il mondo di Instagram e TikTok, dall’affermarsi della cupa cultura della morte, dall’inquietante incremento di suicidi, come anche dimostrano le tragiche challenge sui social, dal proliferarsi dei cosiddetti “haters” dal malessere diffuso. Nell’epoca dell’identità fluida e della crisi della relazione interpersonale si abbatte Il senso di felicità dell’uomo contemporaneo. Fonte: Insight – La cultura dell’altro n.9 Continua a leggere Il transito nella tecnoliquidità postmoderna: la rete dai confini incerti e dalla potenzialità straordinarie