Predigitali, generazione di mezzo, nativi digitali: il silenzio degli adulti e la sfida educativa

Il III millennio sembra essere caratterizzato dalla più clamorosa crisi della “relazione interpersonale”, alla quale sembra rispondere la tecnologia attraverso tutte le nuove modalità di relazione. Questa tecnomediazione ha rapidamente guadagnato terreno in molte forme di relazione: l’amicizia, l’amore, l’apprendimento, l’informazione e molti altri ambiti dei rapporti interumani sono profondamente sconvolti dall’incursione della tecnologia digitale…I nativi digitali imparano subito a manipolare parti di sé nel virtuale attraverso gli avatar e i personaggi dei videogiochi, sviluppano ampie abilità visuospaziali grazie ad un apprendimento prevalentemente percettivo, viceversa non sviluppano adeguate capacità simboliche (con qualche modificazione di tipo metacognitivo). Continua a leggere Predigitali, generazione di mezzo, nativi digitali: il silenzio degli adulti e la sfida educativa

Il tempo dilatato. Riflessioni sul senso della lettura

Letture consigliate. Quello che Giuseppe Marchetti Tricamo invita a fare è un’escursione tra le parole di quei libri che regalano uno spicchio di conoscenza in più, in ogni caso: sia che si decida di leggerli per la prima volta, ma anche nel caso di una rilettura. Ad ogni modo, una lettura più viva e consapevole. Pagine in cui sono stati riuniti tutti gli editoriali scritti per la rivista Leggere:tutti. Uno di questi “Adelante, con juico” descrive la modernità liquida e la generazione dei nativi digitali, citando anche Tonino Cantelmi. Continua a leggere Il tempo dilatato. Riflessioni sul senso della lettura

Internetmaniaci

In Terris dedica un pezzo, a firma di Irene Ciambezi, alla internetmania e agli adolescenti. Ed è così per gli adolescenti: quando diventano dipendenti mettono la testa fuori dalla camera solo per mangiare anzi, in assenza dei genitori sempre più impegnati fuori per lavoro, si abituano anche a portarsi i viveri sotto il letto e si dimenticano persino di lavarsi. La Iad li porta pian piano a lasciare la scuola e pure lo sport. D’altra parte si sono abituati a star svegli fino alle 4 del mattino ed essere incollati al computer o allo smartphone per 18 ore al giorno.Nell’artico cita gli studi effettuati dal Prof. Cantelmi. Continua a leggere Internetmaniaci

La dipendenza da Internet

Trent’anni fa nasceva Internet. Con le sue molteplici possibilità di comunicazione, la realtà digitale ha radicalmente modificato la nostra vita e le nostre relazioni. Tonino Cantelmi è stato il primo psicologo in Italia a parlare di “nuove dipendenze” in relazione alla Rete. Chiara D’Urbano in dialogo con Cantelmi ne “La pietra della follia” (Città Nuova, 2016) ci offre una illuminante panoramica della questione. Continua a leggere La dipendenza da Internet

Per favore, non chiamateli nativi digitali

Una ricerca della Bicocca smonta il mito della competenza informatica giovanile. Poiché i ragazzi usano dispositivi che si connettono in modo trasparente, invisibile, non percepiscono Internet come un’infrastruttura di base. Stanno crescendo in un mondo nel quale non solo non sanno, ma non possono smontare, smanettare, sperimentare. Tutto questo non crea nativi digitali. Polli di batteria, piuttosto. Continua a leggere Per favore, non chiamateli nativi digitali

Facebook e non solo: fa bene?

articolo20pro20e20contro20social20tonino20cantelmi20benessere20febbraio202016Da anni, l’uso dei social si è consolidato fra le modalità di comunicazione, favorendo lo scambio di informazioni, commenti e stati d’animo. Ma gli esperti non sono concordi sui loro effetti… BenEssere ha chiesto a due esperti del settore di elencare i pro e i contro dei social. Ecco il parere di Alberto Rossetti e Tonino Cantelmi.

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