Come orientare l’uso clinico dell’IA

Tonino Cantelmi nel suo articolo esplora come l’intelligenza artificiale stia cambiando in profondità la medicina e, soprattutto, il rapporto medico-paziente. Tra algoritmi predittivi, robotica e “scatole nere” opache, l’innovazione apre scenari straordinari ma anche rischi di delega acritica, diseguaglianze e perdita di fiducia. Da qui la proposta di una sanità digitale che metta al centro responsabilità condivisa, spiegazioni comprensibili e educazione digitale del paziente, perché l’IA resti una “seconda opinione controllata” al servizio della cura tra persone. Continua a leggere Come orientare l’uso clinico dell’IA

Un Manifesto sulla “Singolarità Tecnologica verso Malattia Zero”

Sulle pagine digitali di Quotidiano Sanità è stato pubblicato un documento firmato da Angelo Barbato e Tonino Cantelmi, che rappresenta una proposta e un impegno nella trasformazione che sta ridisegnando il futuro della medicina. Il manifesto richiama tre forze tecnologiche decisive – la Legge di Moore, Internet e la rivoluzione genomica – che hanno preparato il terreno all’Intelligenza Artificiale, definita dagli autori un “moltiplicatore di velocità e forza per il pensiero umano”.È in questo contesto di crescita non più lineare, ma esponenziale, chegli autori hanno sentito l’urgenza di definire una visione strategica per la sanità. Continua a leggere Un Manifesto sulla “Singolarità Tecnologica verso Malattia Zero”

L’uomo smarrito – Conclusioni del libro di Angela Fedele

Le conclusioni de “L’uomo smarrito” sono un vibrante appello al recupero dell’autenticità relazionale in un mondo dominato dalla connessione digitale, ma impoverito dal vero incontro. Angela Fedele, intrecciando sapientemente le riflessioni di Martin Buber, Emmanuel Levinas e Tonino Cantelmi, ci guida nella comprensione della crisi antropologica odierna: la relazione umana si è smarrita, dissolta nella tecnomediazione e nell’Io narcisistico della società postmoderna. Continua a leggere L’uomo smarrito – Conclusioni del libro di Angela Fedele

Il giubileo un supplemento di speranza

Articolo di Tonino Cantelmi – La speranza è molto più di un’emozione vaga: è un fattore psicologico vitale, la chiave per affrontare la realtà, per credere che esista una via d’uscita, anche nel buio. La sua assenza genera disperazione, depressione, fino al desiderio di morte. Chi perde la speranza perde la motivazione a vivere. La speranza non è un’illusione, ma un potente motore psicologico: attiva la motivazione, sostiene l’identità, costruisce legami. È nelle relazioni di attaccamento, fin dall’infanzia, che apprendiamo a sperare: per questo, la speranza è un processo interpersonale e dialogico. Posso sperare per me, con altri, o per altri: è un atto umano e comunitario che ci responsabilizza gli uni verso gli altri. Non è desiderio, è consapevolezza: un equilibrio tra affetto e ragione, tra fiducia e realtà. In un’epoca dominata dalla solitudine, dalle passioni tristi e dal narcisismo tecnoliquido, la speranza si fa fragile, e l’umanità soffre. Viviamo una crisi globale di speranza, sperare vuol dire riaccendere il senso, per guardare a futuri possibili, per ritrovare fiducia, significato e orizzonti di felicità. Perché il futuro che speriamo cambia il nostro presente. La speranza è davvero «un’ancora sicura e salda per la nostra vita». Continua a leggere Il giubileo un supplemento di speranza

Mobbing e abusi nei conventi, un libro-inchiesta alza “Il velo del silenzio”

Il libro-inchiesta “Il velo del silenzio”, di Salvatore Cinunzio, apre spiragli di luce su una grave problematica interna alla vita consacrata femminile: gli abusi di potere, di coscienza o sessuali all’interno di ordini, monasteri e istituti, che portano donne e ragazze a spegnere il fuoco della vocazione e abbandonare il percorso religioso intrapreso, anche dopo anni. Non pochi commentatori hanno subito definito questo volume «necessario», per purificare quegli ambienti ecclesiastici inquinati dalle debolezze umane, dalle tentazioni e dal «clericalismo», di cui parla lo stesso autore. Il volume contiene, oltre alle testimonianze (anonime) di donne di tutto il mondo e di diverse età, un’intervista del prof. Tonino Cantelmi, secondo il quale «molte Congregazioni sono pervase da forme di individualismo impressionanti e la vita in comune è soltanto formale, priva di contenuti». Leggi tutta l’intervista al prof. Cantelmi Continua a leggere Mobbing e abusi nei conventi, un libro-inchiesta alza “Il velo del silenzio”

Il vocabolario della fraternità. 365 parole per riscrivere la nostra umanità

365 parole “sgorgate dall’intelligenza del cuore”, come le definisce nella postfazione a questo libro il Cardinale Mauro Gambetti, Presidente della Fondazione Fratelli tutti, scelte e riscritte da altrettanti autori, esponenti delle Istituzioni civili ed ecclesiastiche, credenti e atei, Premi Nobel, artisti, giornalisti, scrittori di spicco, rappresentanti delle imprese e del mondo del lavoro e giovani missionari digitali. Tra gli autori anche il Prof. Tonino Cantelmi che, come parola, ha scelto: “Antifragilità”. Continua a leggere Il vocabolario della fraternità. 365 parole per riscrivere la nostra umanità

L’omosessualità non è una malattia. Parola di psichiatri cattolici

Nel 2010, il presidente dell’Associazione Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici, Tonino Cantelmi, ha dichiarato all’ANSA che gli psichiatri e gli psicologi cattolici prendono le distanze sia dalle terapie riparative, che mirano a “curare” l’omosessualità, sia da quelle affermative, che spingono verso questa identità chi si trova nel dubbio. Cantelmi ha sottolineato che non vi è mai alcuna difficoltà, anche tra i professionisti cattolici, a riconoscere il consenso unanime della comunità scientifica: l’omosessualità non è una patologia. Riportiamo l’articolo pubblicato nel 2010 dalla testata web “giornalettismo” che riprende il comunicato ANSA. Continua a leggere L’omosessualità non è una malattia. Parola di psichiatri cattolici

L’impatto dei social media e la crisi degli adulti: il malessere tra i giovani

Fonte: Interris.it di Elena Padovan. L’analisi del professore Tonino Cantelmi sui fattori che alimentano il disagio giovanile e le strategie per contrastarlo. Il fenomeno era già evidente all’inizio del terzo millennio. I dati sulla depressione nei bambini sono allarmanti. Sebbene oggi siamo in grado di diagnosticare meglio e più precocemente molte psicopatologie, il disagio tra adolescenti è in aumento. Questo non ci sorprende, soprattutto considerando l’organizzazione dei servizi di salute mentale, che in Italia risultano spesso sottodimensionati per rispondere a queste esigenze. Si tratta di un delicato problema che non va trascurati. Interris.it ne parla con il professore Tonino Cantelmi. Continua a leggere L’impatto dei social media e la crisi degli adulti: il malessere tra i giovani

Con il ritorno nelle classi scolastiche torna anche la inquietudine adolescenziale

A fine giugno un report della Polizia ha evidenziato che nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e febbraio 2024, a Roma sono stati registrati ben 133 casi di aggressione fisica di non lieve entità, denunciati nelle scuole medie superiori: in tutti i casi, gli insegnanti coinvolti hanno dovuto recarsi in ospedale per farsi refertare, come ha riportato il sito ‘OrizzonteScuola’. Analizzando i 133 episodi, emerge un quadro complesso: ben 70 di questi atti di violenza sono stati commessi da studenti.Partendo da questi dati ad inizio del nuovo anno scolastico abbiamo chiesto una riflessione sul disagio giovanile al prof. Tonino Cantelmi. Leggi l’intervista
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Noi genitori non sappiamo più vedere i nostri figli

Intervista a cura di Antonio Sanfrancesco
L’abisso del male interiore. La normalità apparente. I segnali sottovalutati o non colti. La ferocia del massacro che contrasta con la semplicità dell’autogiustificazione del 17enne che ha ucciso a coltellate il fratello di 12 anni e poi entrambi i genitori e durante l’interrogatorio ha detto di avere un disagio che lo portava a voler essere “libero da tutto”, anche dalla famiglia, come in una sorta di “emancipazione”. Di vicenda “incomprensibile” parla anche Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta, presidente dell’Istituto di terapia cognitivo-interpersonale e professore associato presso l’Istituto di Psicologia dell’Università Gregoriana di Roma. Il suo ultimo libro, scritto insieme a Daniele Mugnaini e in libreria dal 19 settembre, s’intitola “Non mi capisci! Manuale per adolescenti inquieti e genitori disorientati. Perché tale vicenda ci spaventa e ci inquieta così tanto? Perché è incomprensibile– spiega Tonino Cantelmi a Famiglia Cristiana – non riusciamo a collegare un comportamento così crudele con un disagio evidente o una motivazione rabbiosa. Leggi tutta l’intervista. Continua a leggere Noi genitori non sappiamo più vedere i nostri figli